Ovada (AL), parte il progetto “Via Libera”. Auser, Anteas e altre organizzazioni unite per portare gli utenti dal medico o all’ospedale

L’Ovadese fa rete per aiutare gli anziani ad accedere ai servizi sanitari e non solo. Con il progetto «Via libera» sarà attivo dalla prossima estate un sistema di trasporto sociale solidale grazie all’impegno delle istituzioni e delle associazioni. L’iniziativa è stata presentata a Ovada dai rappresentanti dei soggetti promotori, cioè il Consorzio Servizi sociali, la fondazione Cigno, l’associazione Vela, l’Auser e Anteas. «Tra i bisogni del nostro territorio emersi nel tavolo di confronto con il terzo settore – spiega Valentina Aquaroli del Consorzio Servizi sociali di Ovada – c’è la necessità di creare un sistema di trasporto di carattere sociale a favore degli anziani. L’Ovadese è un’area fragile dal punto di vista della mobilità e i tanti anziani che vivono sul territorio hanno necessità di accedere all’ospedale, di andare dal medico e di usufruire dei servizi sanitari in generale. Oltretutto, c’è sempre più bisogno di raggiungere gli ospedali di altre città della provincia e non solo». La priorità è l’accesso ai servizi sanitari «ma – dice Aquaroli – l’iniziativa è a carattere sociale per cui, in base alle disponibilità dei volontari delle singole associazioni, i trasporti riguarderanno anche l’accesso ai sindacati, commissioni di vario genere e anche la spesa settimanale». Il fulcro del progetto saranno proprio i volontari dei sodalizi aderenti: la fondazione Cigno gestirà la centrale operativa grazie alla quale saranno raccolte e valutate tutte le richieste di trasporto mentre Vela, Auser e Anteas coordineranno i propri associati per allestire al meglio il servizio.